Sull'”emergenza cani”: a chi tocca pagare la crisi questa volta?

Secondo un copione ormai ben noto, la crisi economica e
politica viene fatta pagare ai più deboli, individuando di volta in volta i
capri espiatori più adatti a distogliere l’attenzione dalle contraddizioni e
dalle ingiustizie più gravi del sistema e ad indirizzare la rabbia verso
obiettivi incapaci di difendere la propria vita e la propria dignità: un giorno
gli immigrati reclusi nei lager di stato (CPT, CIE, …), poi i rom trattati
“come cani”, e oggi i cani trattati come rom…

Nell’incontrollabile pogrom scatenato da politici senza
scrupoli contro i cani siciliani e di tutto il meridione, non possiamo fare a
meno di gridare a favore delle vittime di una lunga storia fatta di
urbanizzazione “selvaggia”, di stravolgimento degli habitat di tante specie
colpevoli solo di non essere umane, di randagismo e fame, di compravendita di
animali “d’affezione” trattati come merci, di maltrattamenti e violenze inaudite,
di disinteresse e complicità nelle sottrazioni di fondi per le sterilizzazioni
e l’accoglienza da parte degli amministratori locali e nazionali, e infine di
istigazione all’odio, alla violenza cieca su chi non può lamentarsi. Non è
forse un caso che, insieme alle centinaia di vittime fra i cani siciliani,
abbia fatto le spese di questa assurda situazione proprio un bambino….

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Non possiamo tacere il fatto che, fra le cause della
tragedia, ci sia un sistema che permette e incentiva la vendita degli animali,
educando adulti e bambini a considerare un essere senziente come oggetto da
comprare, ostentare e magari abbandonare quando “ci si stufa”; un sistema che
incoraggia allevatori senza scrupoli a far riprodurre cani di razza per il
proprio profitto mentre migliaia di esseri languono nei canili in attesa di
essere adottati, accolti e considerati come soggetti unici, di instaurare una
relazione all’insegna della cura, dell’amore reciproco e della gratuità.

Per comprendere meglio che cosa stia accadendo, riportiamo
un recente comunicato redatto dal gruppo “Un Mondo Sbagliato”

"In Italia sono
600.000 i cani abbandonati di cui solo un terzo si trova in un canile , di
questo un terzo moltissimi sono rinchiusi in canili lager, strutture fatiscenti
che violano ogni diritto degli animali. Ma questo e’ un grosso affare per chi
gestisce questi canili e per le amministrazioni compiacenti. Piu’ cani ospita
uno di questi lager piu’ sono i finanziamenti che riceve che certamente non
vanno agli animali , impossibile ovviamente che le amministrazioni e le ASL non
vedano tutto questo. Tutti tacciono spartendosi il bottino perche´ gli
interessi economici di questa forma di zoomafia sono veramente alti. Si stima
che attorno al randagismo ci sia un giro d’affari intorno ai 500 milioni di
euro in cui sono coinvolti privati che gestiscono le strutture, trafficanti,
malavitosi e soprattutto politici corotti, senza i quali tutto questo non
sarebbe possibile… E’ inevitabile che da
queste violenze sugli animali e dal degrado scaturiscano degli incidenti piu’ o
meno gravi. E allora scatta la
tormenta mediatica: cani pericolosi, lutti cittadini, tutti pronti ad
intervenire contro i cani, tutti si svegliano , proposte d’abbattimento, liste
nere di cani, leggi approvate sull’onda della psicosi collettiva e …. L’assurdita’ e’ che
in questi casi la gente sembra riscoprire una paura atavica per gli animali,
nessuno si indegna per le condizioni di quei poveri cani o attacca chi come le
amministrazioni locali ha lucrato sulla pelle di questi animali, tutti chiedono
provvedimenti speciali, tolleranza zero verso le uniche vere vittime, i cani. A guidare questo
teatrino ovviamente ci sono gli stessi politici ed amministratori che hanno
lucrato o taciuto sul degrado in cui versavano questi animali. Lo stesso avviene con
gli animali nei circhi e negli zoo: appena si ribellano alle umiliazioni e
ingiustizie che subiscono ogni giorno, uccidendo o ferendo i loro carnefici
sono abbattuti con gran plauso della gente, nessuno attacca le condizioni
innaturali e le torture che subiscono questi animali. Solo durante questa stagione
di caccia sono morte 39 persone e ne sono state ferite 76 ma nessuno si e’
scandalizzato o ha richiesto leggi piu’ severe per la caccia, anzi la nuova
proposta di legge sulla caccia porta una totale deregolarizzazione
dell’attivita’ venatoria dando le armi anche ai minorenni. La caccia con le sue
vittime di diverse specie non tocca la gente mentre per un bambino ucciso dagli
interessi economi sul randagismo scoppia la la caccia alle streghe contro i
cani. La realta’ e’ che a
politici locali e nazionali servono questi incidenti, serve la paura della
gente, serve un capro espiatorio per nascondere i reali problemi e imposizioni
che subiamo chini ogni giorno. I telegiornali
continuano a bombardarci con le immagini dei cani morsicatori mentre si tace sulle
centrali nucleari, sulla devastazione ambientale, sugli interressi economici
delle grandi opere del governo e di forti interessi economici. Noi continueremo
a schierarci con i cani e con ogni animale sfruttato, unica vittima e capro
espiatorio di questa vicenda."

CONTRO LA COMPRAVENDITA DI
ANIMALI

CONTRO LO STERMINIO
ISTITUZIONALIZZATO

CONTRO LA LOGICA DEL CAPRO ESPIATORIO

CONTRO L’ODIO FRA GLI OPPRESSI DI QUALSIASI SPECIE

Animali della Tosca, della Camuna, dell’Aurora
– www.antispecismo.net

ValleVegan – www.vallevegan.org

Empatia Animale – empatia.noblogs.org

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